(Adnkronos) – Ospite oggi a ‘La volta buona’, Luca Barbareschi ha chiesto scusa alla figlia Angelica per un errore commesso in passato. L’attore e regista ha ricordato infatti di quando lasciò la sua famiglia – con l’ex moglie incinta – perché si era innamorato di Lucrezia Lante della Rovere.
All’epoca il regista era sposato con Patrizia Fachini, con cui aveva già due figlie, Beatrice e Eleonora. Quando il regista incontrò e si innamorò perdutamente di Lucrezia Lante della Rovere, Fachini era incinta di tre mesi della loro terzogenita Angelica. A ‘La volta buona’, Luca Barbareschi ha detto di aver fatto la scelta giusta, cioè quella di separarsi dalla prima moglie Patrizia, ma ancora oggi è dispiaciuto per la figlia Angelica: “Lei è quella che ha più sofferto tra tutti”, ha detto a malincuore.
Luca Barbareschi si è detto pentito di aver lasciato la moglie incinta: “Oggi non lascerei mai più una donna incinta, starei a casa ad aspettare che le mie figlie crescano”. E ha aggiunto: “Credo che molti sottovalutano la responsabilità di fare un figlio oggi”.
Luca Barbareschi ha raccontato a Caterina Balivo di aver partecipato a Ballando con le stelle per riconquistare Elena Monorchio, la donna con cui è sposato dal 2015. La coppia, tuttavia, sta attraversando un periodo di crisi: “Mia moglie è incredibile, intelligente e bellissima. Io non posso non amarla, l’ho fatta soffrire in alcuni momenti ma io ho amato lei e starò solo con lei, fine”.
spettacoli
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
Mostra altri articoli