Lutto nell’hockey: il portiere Thomas Commisso è morto a 41 anni. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Lutto nel mondo dell’hockey italiano. A soli 41 anni è morto Thomas Commisso, ex portiere di hockey su ghiaccio e inline, ricordato come un atleta di grande talento dalle squadre in cui ha giocato nel corso della carriera. 

L’HCB Alto Adige Alperia lo ricorda con affetto. “Thomas, dopo le giovanili in maglia biancorossa, aveva esordito in prima squadra, con cui ha giocato un totale di 30 partite tra il 2002 e il 2013. Da backup dei Foxes ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe italiane”, si legge sulla pagina Facebook ufficiale della squadra. E ancor: “Tutta la società si stringe alla famiglia in un sincero abbraccio in questo momento di grande dolore”.  

Anche il Valdifiemme HC, dove Commisso ha difeso la porta per due stagioni, omaggia l’atleta dover appreso “con dolore la triste notizia della improvvisa scomparsa”. Thomas, spiega la squadra sulla pagina Facebook ufficiale, “ha lasciato un bel ricordo a tanti di noi anche fuori dal ghiaccio”. 

 

 

Al cordoglio si aggiungono “atleti, dirigenti e tifosi degli Asiago Vipers”. La società, sulla pagina Facebook ufficiale, definisce Commisso “nostro istrionico portiere nelle avventure europee di Anglet 2007 e nella vittoriosa edizione della Coppa Italia stagione 2007/2008”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!