Matilde Lorenzi, oggi a Verissimo la sorella Lucrezia: la storia della sciatrice morta a 17 anni. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – A Verissimo oggi, sabato 10 maggio, sarà ospite la sciatrice Lucrezia Lorenzi, sorella di Matilde, la giovane promessa dello sci azzurro, scomparsa lo scorso 28 ottobre a causa di una tragica caduta durante un allenamento. Matilde aveva soli 19 anni. 

Matilde Lorenzi è stata una sciatrice alpina italiana appartenente al gruppo sportivo dell’Esercito. Matilde ha esordito in Coppa Europa l’11 febbraio del 2021 a Santa Caterina Valfurva in discesa libera. Si era messa in luce nella passata stagione vincendo il titolo italiano assoluto e giovani in supergigante a Sarentino, e sempre l’anno scorso si era classificata al sesto posto in discesa e all’ottavo in supergigante nei Mondiali juniores di Chatel, in Francia. Vanta un undicesimo posto in supergigante a St. Moritz nel dicembre 2023 come migliore piazzamento in Coppa Europa ricorda la Fisi. 

Avrebbe compiuto 20 anni lo scorso 15 novembre. Dopo l’incidente la giovane sciatrice era stata ricoverata all’ospedale di Bolzano in gravi condizioni dopo essere caduta durante un allenamento nel comprensorio Alpin Arena Senales, in Alto Adige.  

Matilde Lorenzi è rimasta gravemente ferita il 28 ottobre 2024, a causa di una caduta durante un allenamento di gigante sulla pista Grawand nr.1 della val Senales. Immediatamente soccorsa, la giovane è stata trasportata in elicottero presso l’ospedale di Bolzano.  

Secondo la ricostruzione, Matilde stava scendendo in velocità sulla pista G1 sul ghiacciaio del comprensorio sciistico altoatesino quando improvvisamente gli sci le si sarebbero divaricati. Avrebbe, pertanto, perso il contatto con il manto nevoso andando a sbattere violentemente il viso sul terreno ghiacciato. 

“La ricorderò sempre col suo sorriso e con la sua determinazione, è stata una sorella pazzesca. E’ il mio gigante buono, mi sosterrà e ci sosterrà in questo momento difficile”, aveva detto Lucrezia Lorenzi, la sorella di Matilde, al microfono di Sky Sport dall’ospedale San Maurizio di Bolzano.  

“Voglio ricordarla felice e vincente sugli sci. Era il nostro amore lo sci alpino. Avevamo un forte legame: la sua anima è dentro la mia e saremo sempre insieme – aveva aggiunto Lucrezia -. Condividevamo tante cose ed eravamo molto legate. Ho un sacco di idee e di progetti in testa per ricordarla. Parlerò con chi di dovere e faremo di sicuro qualcosa per sensibilizzare tutti sul tema della sicurezza”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!