Miriana Trevisan: “Tradita più volte, oggi sono casta. Un uomo mi ha fatto del male”. Adnkronos – ultimora

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Miriana Trevisan ha riavvolto il nastro e ha ricordato, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, gli esordi della sua carriera cominciata proprio a ‘Non è la Rai’, il programma cult di Gianni Boncompagni, quando la showgirl aveva solo 16 anni: “Mi avevano scelto per il Bagaglino però mi vergognavo di stare mezza nuda”. 

Miriana Trevisan ha ricordato il suo provino a Striscia la Notizia, quando divenne la velina mora insieme alla sua bionda, Laura Freddi: “Un periodo mi ha ospitato a casa sua a Milano 2. Stavamo in tre, io, lei e Bonolis, gentile, che però non c’era mai”. Un momento della sua vita in cui era circondata da attenzioni e da occhi indiscreti: “C’era un tizio sempre appostato fuori dal garage degli studi televisivi di Striscia, mi seguiva fino a casa. Prima di rientrare aspettavo ore. Una sera l’ho visto dietro di me, ho inchiodato, sono scesa e ho cominciato a tirare calci e pugni sulla sua auto, ho spaccato tutto, mi sono anche tagliata. Urlavo: “Te ne devi andare”. Non l’ho visto più”, ha raccontato al Corriere.  

La Freddi ha detto più volte che Mirana aveva un sacco di fidanzati all’epoca: “Forse legge uno specchio riflesso, era lei. Io stavo spesso sola. Ne ho avuto uno figo, ma figo davvero, però l’ho lasciato, non mi piaceva più. Poi mi sono pentita”, ha replicato la showgirl che ha ammesso di essere single da circa 6 anni. 

La 52enne ha raccontato che dopo ‘Non è la Rai’ ha avuto una relazione con un calciatore, di cui non ha svelato il nome, che l’ha tradita: “Non era bello, anzi brutto forte. Molto affascinante però un gran cornificatore, un playboy”. E se è stato tradita altre volte, Trevisan ha ammesso: “Uh. E pure tanto, mica poco. Non so perché, io non tradisco mai. Solo una volta, ma di fatto ci eravamo lasciati, mi sentivo persino in colpa”.  

E oggi? “Tendo alla castità, ma ho desideri come tutti. Mi trattengo finché non trovo qualcuno che mi piace tanto. Non sono fatta per andare a destra e manca, sono sfidanzata, ho detto molti no”, ha ammesso la showgirl che si reputa sfortunata in amore: “Mi sono accontentata, non mi sono rispettata”. 

Miriana Trevisan ha ricordato una storia del suo passato che l’ha segnata profondamente: “Un uomo che mi ha fatto del male, che mi ha plagiata, controllata, ricattata. Mi accusò persino di non essere una brava madre. Purtroppo dopo il divorzio avevo delle brecce aperte e lui ci si è infilato. Dopo due anni ho capito chi era, ma non riuscivo a liberarmene, mio figlio ha ancora gli incubi”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!