Certi bambini muoiono. Anche le mosche muoiono… muoiono come bambini… Ma non si dice “muoiono come mosche”? Devo aver fatto confusione, si, credo sia proprio così.
Eppure tanti bambini muoiono, ho provato a contarli, ma è più facile con le mosche.
Ogni giorno crescono di numero, aumentano sempre, troppi bambini muoiono per motivi diversi, per fame, per malattie e per disinteresse.
Ma tanto ce ne sono sempre altri, no? A chi importa se alcuni muoiono?
Tanti sono comunque a rischio, sono nati in Africa… dico io, ma come si fa a scegliere di nascere in Africa? Lo sanno anche i bambini che lì, la mortalità infantile è altissima. Già, lo sanno anche i bambini, loro lo sanno per primi.
Certi bambini muoiono per le bombe e anche questi mica si possono contare facilmente, stanno tutti lì, in mezzo alle guerre dei grandi, invece di starsene tranquilli a giocare e mangiare dolcetti e guardare i cartoons in TV. Dico io, ma come si fa a stare in mezzo agli adulti mentre questi sono occupati a spararsi addosso? Certi bambini non sanno proprio stare al loro posto.
Hanno avvistato al largo un’altro barcone che affonda e sono tutti in mare, anche i bambini e anche quelli di sicuro moriranno… Ma non sarà un conteggio preciso, quanti erano imbarcati? Quanti sono annegati? Bambini ovunque, infilati in mezzo a caso, messi lì come pacchi da trasportare e poi, a me tocca di contarli.
Erano un tot… cazzo è ‘sto tot? Vale 10 bambini un tot? Ne vale 20? Mi toccherà fare una media. Ma le mosche ci sono anche in mare?
E intanto, certi bambini muoiono, però erano malati e denutriti e non avrebbero avuto molte speranze comunque. Devo contare pure quelli?
Oggi non ci sono mosche in giro, dev’essere il freddo, avrei preferito contare quelle, ma non si fanno proprio vedere oggi, allora conterò i bambini che muoiono, quelli ci sono sempre.