Oggi si celebra una festa tipica della Ciociaria: Santa Fregna

Il 3 maggio, Frosinone, il capoluogo della Ciociaria, la vasta regione del Lazio, festeggia una ricorrenza particolare e plurisecolare: Santa Fregna. Sebbene la cosa possa sembrare una “bufala”, è del tutto reale e le sue radici sono risalenti a secoli fa.
Non solo Frosinone in effetti sorride a questa particolare ricorrenza, ma tutta la Ciociaria ne è partecipe. Una festa che fa notizia non solo nell’area, ma la sua curiosa denominazione fa si che sia nota in tutto lo Stivale.

E’ il giorno dedicato a Sant’Elena Flavia Giulia. Madre dell’imperatore Costantino che, secondo la tradizione cristiana, ritrovò i resti della Croce Santa, all’inizio del IV secolo d.c.

Perché questo nome particolare

Restando nell’ambito profano, la croce dell’uomo (cioè la pena, la sofferenza) è metaforicamente associata al sesso femminile. Un desiderio che spesso resta inappagato. Nella trasmissione orale popolare questa giornata viene associata ad un evento che chissà se mai arriverà, e comunque, a qualcosa di lontano dal concretizzarsi: ‘n Santa fregna… cioè a significare: chissà quando.

Ufficializzare Santa Fregna

Una ricorrenza che in pratica, è soltanto ufficiosa naturalmente e che, viene tramandata unicamente in forma orale.
Alcuni hanno pensato giustamente che questa tradizione dovrebbe avere la ufficialità, un riconoscimento vero. A tale proposito, sul Gruppo Facebook “Frosinone mi piace” dallo scorso 30 aprile (tre giorni fa) è presente una petizione. Si chiede di istituzionalizzare questa ricorrenza così cara agli abitanti.

Sarebbe un peccato che si perdesse un pezzo della tradizione popolare, spiega la petizione.    clicca qui per raggiungere il link

Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24

 

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Oggi si celebra una festa tipica della Ciociaria: Santa Fregna

Il 3 maggio, Frosinone, il capoluogo della Ciociaria, la vasta regione del Lazio, festeggia una ricorrenza particolare e plurisecolare: Santa Fregna. Sebbene la cosa possa sembrare una “bufala”, è del tutto reale e le sue radici sono risalenti a secoli fa.
Non solo Frosinone in effetti sorride a questa particolare ricorrenza, ma tutta la Ciociaria ne è partecipe. Una festa che fa notizia non solo nell’area, ma la sua curiosa denominazione le ha permesso di diventare nota in tutto lo Stivale.

E’ il giorno dedicato a Sant’Elena Flavia Giulia. Madre dell’imperatore Costantino che, secondo la tradizione cristiana, ritrovò i resti della Croce Santa, all’inizio del IV secolo d.c.

Perché questo nome particolare

Restando nell’ambito profano, la croce dell’uomo (cioè la pena, la sofferenza) è metaforicamente associata al sesso femminile. Un desiderio che spesso resta inappagato. Nella trasmissione orale popolare questa giornata viene associata ad un evento che chissà se mai arriverà, e comunque, a qualcosa di lontano dal concretizzarsi: ‘n Santa fregna… cioè a significare: chissà quando.

Ufficializzare Santa Fregna

Una ricorrenza che in pratica, è soltanto ufficiosa naturalmente e che, viene tramandata unicamente in forma orale.
Alcuni hanno pensato giustamente che questa tradizione dovrebbe avere la ufficialità, un riconoscimento vero. A tale proposito, sul Gruppo Facebook “Frosinone mi piace” dallo scorso 30 aprile (tre giorni fa) è presente una petizione. Si chiede di istituzionalizzare questa ricorrenza così cara agli abitanti.

Sarebbe un peccato che si perdesse un pezzo della tradizione popolare, spiega la petizione.    clicca