Padre accoltella e uccide il figlio durante una lite, arrestato 71enne. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – E’ morto ieri sera in ospedale il 44enne accoltellato in casa dal padre 71enne a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. E’ accaduto mercoledì durante l’ennesima lite familiare dovuta probabilmente a una dipendenza del figlio che creava continue tensioni familiari. Sul caso indagano i carabinieri che hanno arrestato il presunto autore, ora in carcere. All’inizio l’accusa era di tentato omicidio, successivamente trasformatasi in omicidio. In casa era presente anche una donna.  

Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio del 12 marzo. Alla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri è pervenuta la segnalazione di una colluttazione tra i due uomini, già noti alle forze dell’ordine, padre e figlio, avvenuta all’esterno della loro abitazione. Nel corso del violento scontro fisico, scaturito da motivi banali, il genitore ha impugnato un coltello con il quale ha colpito il figlio che è caduto con una copiosa perdita di sangue dalla profonda ferita che aveva riportato all’addome.  

Il 44enne è stato subito soccorso dai carabinieri intervenuti e accompagnato dal personale medico del 118 al presidio ospedaliero “Camberlingo” dove è stato sottoposto a preliminari accertamenti sanitari e, considerate le gravi condizioni, successivamente trasferito all’Ospedale “Perrino” di Brindisi, dove, dopo il ricovero in prognosi riservata, è morto ieri pomeriggio a causa delle gravi lesioni riportate. A conclusione delle indagini, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato il 71enne.  

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!