Palermo (Acea): “Onorato di ricevere il Premio Guido Carli che valorizza persone e territori”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “E’ un onore ricevere questo premio perché credo riconosca il contributo che ho cercato di dare nel tempo ai valori in cui ho sempre creduto: la creazione di valore nelle aziende, con ricadute concrete per le collettività, mettendo sempre al centro le persone”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, commentando il premio ricevuto per il suo percorso professionale in occasione della XVI edizione del Premio Guido Carli presso la sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica a Roma. 

“Un riconoscimento – ha aggiunto – che guarda all’insieme del mio curriculum, ma anche all’attività svolta in Acea, una realtà infrastrutturale che opera in settori complessi, come quello dell’acqua, oggi al centro di un importante percorso di transizione. Nel futuro la transizione idrica sarà cruciale quanto, se non più, di quella energetica: aziende come Acea hanno un ruolo fondamentale nel favorire questa transizione in Italia”. 

Sottolineando l’importanza del capitale umano, Palermo ha ricordato l’impegno dell’azienda: “Negli ultimi anni abbiamo firmato uno dei primi protocolli centrati sulla persona, anche con il sindacato, e promosso numerose iniziative sia all’interno che all’esterno dell’azienda.” 

sostenibilita

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!