Papa Leone XIV e le elezioni Usa, ecco i voti di Prevost. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Papa Leone XIV ha votato per Donald Trump o per un altro candidato? La Cnn accende i riflettori sull’elettore Robert Prevost. Il cardinale statunitense, eletto nuovo Papa dal Conclave nella giornata dell’8 maggio, è registrato come elettore a New Lenox, nell’area di Chicago, in Illinois. Secondo i dati citati dall’emittente, Prevost ha votato in 4 elezioni generali e in 3 primarie repubblicane. I registri dell’Illinois, in particolare quelli della Will County, evidenziano che il cardinale è andato alle urne per le elezioni nel 2012, 2014, 2018 e 2024. 

Gli elettori dell’Illinois non devono registrarsi come membri di un partito politico ma possono scegliere per quale schieramento votare durante le primarie. I documenti mostrano che Prevost ha partecipato alle primarie repubblicane del 2012, del 2014 e del 2016. In particolare, a marzo 2016, nelle primarie repubblicane per scegliere il candidato alla presidenza, in Illinois si impose Trump con 556.916 voti davanti a Ted Cruz, John Kasich e Marco Rubio. Come è noto, Trump ottenne la nomination e a novembre divenne presidente con la vittoria alle elezioni contro Hillary Clinton. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!