Papa Leone XIV infiamma Chicago, baseball ‘litiga’ per il tifoso speciale. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Leone XIV è il primo Papa americano ed è il primo Pontefice che fa litigare due squadre di baseball. Il cardinale Robert Francis Prevost, eletto ieri dal Conclave, è originario di Chicago. La metropoli dell’Illinois è un pilastro dello sport a stelle e strisce: dai Chicago Bulls di Michael Jordan passando per i Bears della NFL fino ai Blackhawks della NHL. Soprattutto in questo periodo, ‘the windy city’ trepida e si divide per il baseball: da una parte i Chicago Cubs, dall’altra i Chicago White Sox. 

I Cubs vivono un momento positivo, con il primo posto nella loro division dopo quasi 40 partite dell’interminabile regular season della Major League. I White Sox, invece, annaspano all’ultimo posto e sono condannati ad un’annata da comprimari. Almeno, però, potranno contare sul tifo del Papa, a quanto pare.  

L’elezione di Prevost ha acceso la città di Chicago. L’euforia ha contagiato anche i Cubs, che hanno annunciato in pompa magna: “Ehi, Chicago, è un tifoso dei Cubs!”, il tweet della squadra, che ha provato a ‘impossessarsi’ del Pontefice. E’ scattata immediata la rivolta dei tifosi dei White Sox ed è scesa in campo, addirittura, la famiglia del Papa. L’emittente WGN ha dato voce a John Prevost, fratello del Pontefice: “Non è mai stato un tifoso dei Cubs, non so da dove sia venuta fuori questa storia. E’ sempre stato tifoso dei Sox”. Per completare il quadro, in famiglia l’unica a tifare per i Cubs era la mamma del Papa. Il padre, invece, era fuori dalla mischia: il suo cuore batteva per i St. Louis Cardinals. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!