Papa Leone XIV tifoso vero, il video storico: nel 2005 allo stadio per World Series. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Papa Leone XIV è un vero tifoso dei Chicago White Sox. E lo dimostra il video che, dagli archivi delle tv americane, mostra il cardinale Robert Francis Prevost sugli spalti per la prima sfida delle World Series 2005, la finale della Major League Baseball. I White Sox, a secco di trionfi dal 1917, finirono per battere gli Houston Astros per 4-0. Nella prima partita della serie, a tifare per i Sox c’era anche Prevost. 

 

Le telecamere, nel nono inning della sfida, setacciarono gli spalti per documentare l’emozione dei tifosi di Chicago ad un passo dal primo successo. E lì, ad un solo out dalla conclusione del match, tra cappellini e magliette ecco il volto diventato a dir poco noto nelle ultime 48 ore. 

Il video rimbalza sui social, in particolare su X, e tra lo stupore generale c’è un commento che domina la scena: “I Chicago White Sox vinsero le World Series, il primo miracolo di Papa Leone XIV”. I Sox nella loro storia hanno vinto 3 titoli nella MLB. L’exploit del 2005, con vittorie sempre di misure contro Houston, ha posto fine ad un digiuno interminabile, iniziato dopo il trionfo del 1917. 

La passione del Pontefice per lo sport è nota. A Chicago, l’elezione del cardinale Prevost ha scatenato un derby tra le due squadre di baseball della città. I Cubs hanno provato ad ‘appropriarsi’ del Papa con un messaggio immediato: “E’ uno di noi”. Un’affermazione ‘sospetta’ anche per i profani del baseball. I Cubs sono la squadra dei North Siders di Chicago, i tifosi vivono nella zona nord. I Sox, invece, sono il team del cuore dei South Siders. E Papa Leone XIV viene dai sobborghi a sud della metropoli. Ci ha pensato il fratello del Pontefice, John Prevost, a ristabilire la verità: “Ma quando mai, tifa White Sox da sempre”. Ora, c’è la prova regina. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!