E’ accaduto durante la messa di mezzanotte del 25 dicembre a Maclodio, un paesino nel bresciano di circa 1.500 abitanti.
Nel corso della lettura del Vangelo, un uomo, chiaramente alterato, è entrato in chiesa gridando Allah e altre frasi in arabo…
Molti dei presenti raccolti in preghiera hanno pensato subito ad un attentato perché l’uomo aveva una mano dietro la schiena, ma fortunatamente non aveva armi.
Sono subito intervenuti dei ragazzi che, insieme al sindaco, lo hanno bloccato e spinto fuori. Il Primo cittadino ha immediatamente chiesto l’intervento dei Carabinieri.
Tutto si è svolto piuttosto rapidamente in un clima di forte tensione e comprensibile paura.
Era già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, l’uomo che è stato portato dai militari in caserma. Da sei mesi si era trasferito da Maclodio a Travaglio, un paese distante poco più di 7 chilometri, da dove è partito in sella alla sua bicicletta per arrivare appunto alla chiesa di Maclodio dove si stava svolgendo la messa natalizia.
Un episodio che probabilmente è stato causato da uno stato di alterazione e che si è risolto nel migliore dei modi ma che poteva avere esiti pesanti, se non per i fedeli alla funzione religiosa, per l’uomo che ha fatto il suo ingresso inopportuno in un luogo sacro, poiché considerando il clima di tensione che siamo ormai abituati a vivere proprio a causa dei vari attentati terroristici, la reazione dei presenti avrebbe potuto sfociare in un linciaggio pubblico. E’ sicuramente stato provvidenziale l’intervento del sindaco e quello immediato dei Carabinieri, che hanno saputo riportare tutti alla calma e ridimensionare l’episodio all’azione di un disturbatore in evidente stato di alterazione.