Penny Italia, innovazione e sostenibilità al centro del 2024. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il 2024 è stato caratterizzato da un difficile contesto di mercato per la vendita al dettaglio, soprattutto di generi alimentari. Dopo l’elevata inflazione del 2023, l’economia in genere si è trovata di fronte a tendenze recessive e la conseguente inclinazione dei consumatori a ridurre le spese. Ciononostante, Penny Italia ha mantenuto la sua posizione di mercato, non rinunciando a crescere, di innovare sui prodotti e di investire per i servizi ai clienti che valorizzano territorio e qualità. Penny Italia chiude il 2024 con un fatturato di 1,6 miliardi di euro, con una crescita dell’1,4%, e una rete vendita di 466 negozi in 18 regioni. 48 i milioni di euro investiti per le 20 aperture e gli 86 ammodernamenti, 65 dei quali con l’inserimento dei nuovi reparti serviti di macelleria, gastronomia e punto caldo.  

In tutta Italia i negozi Penny si sono rinnovati e trasformati, diventando più sostenibili ma anche garantendo reparti serviti che celebrano l’italianità, confermando a fine 2024, 191 macellerie, 165 gastronomie e 149 punti caldi. Oltre 1200 le persone assunte nel solo 2024 e quasi 200 le crescite interne anche grazie alle oltre 35.000 ore di formazione erogate; come oggi, l’azienda lo scorso anno contava oltre 5000 collaboratori, con il 65% donne e 28 nazionalità. Primo brand a sviluppare, già nel 2023, 12 referenze per un’alimentazione che supporta la prevenzione in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, il 28 ottobre 2024, Penny Italia riceve dal Presidente della Repubblica il premio Airc per il sostegno alla Ricerca.  

Con coraggio, e l’ormai riconosciuta capacità del brand di innovare il mercato, sempre nel 2024 Penny lancia la linea Foreveryou: il nuovo marchio è frutto di diciotto mesi di ricerche di mercato, focus group, analisi di laboratorio e rigorosi test clinici. Le 25 referenze – food e non food – sono pensate e create ad hoc per i clienti 50+ con formulazioni specifiche.  

In tema di relazioni di business, sono stati oltre mille i partecipanti al Penny & Partners Forum del 10 aprile 2024; l’evento organizzato da Penny Italia, riconosciuto giornata nazionale del “Made in Italy” e in cui è intervenuto il ministro del Mimit Adolfo Urso, ha visto la partecipazione degli amministratori delegati e dei top managers di medie e grandi aziende operanti in Italia, protagoniste dell’eccellenza produttiva italiana. Con una chiara visione di “azienda aperta” e un’attenzione al territorio, Penny ha saputo incontrare le realtà italiane per disegnare opportunità di business che creino valore proprio partendo dalla produzione del nostro paese.  

Con il claim ‘Daje Penny’ il brand inizia la sua importante sponsorship con Run Rome The Marathon, con un’evidente prossimità dei valori dell’azienda rispetto a quelli dello sport. Penny è presente nel percorso con i suoi 27 negozi della capitale, ma anche con un temporary store all’Expo Village e uno stand dedicato al Circo Massimo, punto di partenza ed arrivo della 42km, corsa con ottimi risultati dalle proprie persone. Anche sul piano del Csr e della lotta allo spreco, all’interno del virtuoso percorso #Viviamosostenibile, Penny per tutto il 2024 ha rinforzato il legame con partner di valore come Banco Alimentare, Fondazione Progetto Arca, Croce Rossa Italiana, Too Good To Go e Coripet, studiando e attivando azioni concrete di sostegno per le comunità e diffondendo una cultura responsabile del rispetto delle persone e delle risorse del pianeta. 

“In un contesto economico e sociale complesso e a tratti molto difficile – ci dice il Ceo Penny Nicola Pierdomenico rispetto al 2024 – Penny Italia è stata in grado di mantenere la sua quota di mercato e di crescere di misura. Sono altresì orgoglioso del fatto che Penny Italia, e le sue persone, non abbiano mai smesso di portare idee e di essere pionieri di innovazione, proponendo soluzioni, con la capacità di rimettersi in gioco e la professionalità e la resilienza che questi tempi ci chiedono”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!