Da oggi e fino al 26 settembre 2021 al Museo di Roma a Palazzo Braschi, apre al pubblico la mostra “Roma. Nascita di una capitale 1870-1915“. Ideata in occasione delle celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale.
L’esposizione, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali offre un percorso attraverso eventi storici e la trasformazione dell’urbe della Terza Roma. Un “dialogo” che interseca la realtà quotidiana della nuova Capitale. Il tutto con la giusta aderenza ai diversi aspetti socio-culturali attuali.
I tre principali punti tematici si sviluppano nell’arco temporale che va dalla Breccia di Porta Pia alla Prima guerra mondiale. Gli accadimenti più significativi, illustrano le trasformazioni urbanistiche e le nuove architetture della nuova capitale. Filmati originali descrittivi della Roma del passaggio tra l’Ottocento e il Novecento, connessi ad opere grafiche, sculture, dipinti e fotografie scandiscono il percorso del visitatore.
Il viaggio attraverso gli eventi è contraddistinto costantemente, quasi come un reportage, dalle immagini fotografiche, di straordinaria qualità, realizzate dal conte Giuseppe Primoli tra il 1888 e il 1903.
Gli apparati didattici e i supporti multimediali, i video e le istallazioni immersive, mostrano le sfumature connesse all’arte, allo sport, alla cultura, ma anche alla politica, al turismo, nonché al commercio, al turismo e alla vita mondana. Si percepisce così la costruzione verso la modernità della città.
Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
Mostra altri articoli