Petizione per l’Iran. Isolato e senza farmaci per combattere il Coronavirus

Assolvo alla richiesta di molti utenti Facebook, di attivare un’istanza al Governo, affinché si attivi per perorare la causa del popolo iraniano, isolato dagli aiuti internazionali, a causa di un embargo americano.

Gli Usa starebbero impedendo l’accesso ai farmaci al popolo iraniano

Per firmare la petizione al Governo, che sarà inoltrata alla Piattaforma Rousseau, cliccare sul link per la sottoscrizione. L’operazione è velocissima, prevede solo l’inserimento del nome e di un indirizzo mail.

Firma la petizione, clicca qui

Oggetto: Istanza al Movimento 5 Stelle

I firmatari di questa mozione fanno richiesta, per mezzo della Piattaforma Rousseau, al Movimento 5 Stelle, in qualità di primo partito dell’Esecutivo di Governo, e congiuntamente al Pd ed alle altre Forze politiche, siano esse componente attiva della Maggioranza o dell’Opposizione, di attivarsi affinché vengano accolte le ragioni del popolo iraniano, inoltrate a mezzo nota ufficiale dall’ambasciata dell’Iran, nella quale vengono lamentate le difficoltà e l’impossibilità di beneficiare degli aiuti umanitari, dei farmaci e delle risorse economiche per contrastare il dilagarsi del virus Covid-19.

Tutto questo a causa dell’embargo posto dagli Usa, che di fatto, impedisce l’inoltro di quanto sopra.

Riteniamo che in un momento di emergenza mondiale a causa di una pandemia, come da dichiarazione ufficiale dell’OMS, per voce del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, le misure restrittive come l’embargo, debbano trovare dismissione immediata o almeno debbano derogare all’invio di quanto necessario per il contenimento del contagio e soprattutto per la salvaguardia della popolazione.

Confidiamo in un rapido intervento che parta dal nostro Paese, già pesantemente colpito, e si allarghi ad altri Paesi e che riesca inoltre ad interessare l’ONU a farsi mediatore in questa situazione delicata e drammatica.

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!