Quinto posto Champions, Italia insegue Spagna: la classifica. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La corsa al quinto posto Champions entra nel vivo. Anche in questa stagione, come nella passata, le prime due posizioni nel ranking Uefa per nazioni garantiscono un posto in più (rispetto ai quattro canonici) nella massima competizione europea. Ma com’è al momento la situazione in classifica? E soprattutto, quante possibilità ha l’Italia di portare una quinta squadra nella massima competizione europea? 

La classifica regala già un paio di certezze. L’Inghilterra è sicura di chiudere la stagione in uno dei primi due posti del ranking e dunque l’anno prossimo avrà cinque squadre in Champions. La Germania, ora quarta, è invece certa di non avere la quinta squadra nella massima competizione europea, visto che per i tedeschi è impossibile – dal punto di vista aritmetico – chiudere nei primi due posti. 

Prosegue così il duello Spagna-Italia per il secondo posto nel ranking, con gli spagnoli che sorridono per il passaggio in semifinale del Barcellona, rischiando però di perdere il Real Madrid. 

La situazione vede al momento la Spagna con 22.607 punti e ancora 4 club in corsa (ci sono anche l’Athletic in Europa League e il Betis in Conference), mentre l’Italia è a quota 20.437 e ha tre squadre per tentare il sorpasso (Inter, Lazio e Fiorentina). Dopo il martedì di Champions, gli spagnoli hanno un vantaggio di 2.170 sull’Italia.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!