Race for the cure, presentata la 26esima edizione. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La lotta al cancro al seno, con gli screening gratuiti e la prevenzione, ma anche sport, sana alimentazione, benessere e intrattenimento. E’ stata presentata al Coni a Roma la 26esima edizione della ‘Race for the cure’ di Komen Italia che si svilupperà dall’8 all’11 maggio. Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi le testimonial dell’evento. La gara di solidarietà in 26 anni di attività ha consentito alla Komen Italia di investire 31 mln di euro per progetti di ricerca, prevenzione e sostegno delle donne che vivono l’esperienza di un tumore al seno.  

Alla presentazione della 26esima edizione: Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia; Alessandro Onorato, assessore allo Sport, turismo, moda e grandi eventi di Roma Capitale; Giovanni Malagò, presidente del Coni. La corsa si svolgerà domenica 11 maggio, lo scorso anno furono oltre 150mila i partecipanti. “La novità di quest’anno è la Carovana del Giubileo che porterà i nostri camper per fare gli screening in alcune zone di Roma prima di partire per il nostro viaggio in Italia – illustra all’Adnkronos Salute Daniela Terribile, presidente di Komen Italia – Le donne sono in prima fila nella prevenzione perché capiscono l’importanza e spesso le ragazze ricordano alle mamme e alle nonne la necessità di fare gli esami e gli screening. Sta crescendo l’attenzione anche nella popolazione, sappiamo che c’è un gap in alcune regioni del Sud e per questo agiamo come supporto alle campagne di screening istituzionali”.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!