Ragusa, teneva in casa il cadavere della madre morta nel 2023: infermiere denunciato per truffa. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Ha tenuto per due anni nella sua casa di Comiso, in provincia di Ragusa, il cadavere della madre 96enne. Per questo un infermiere di 58 anni è stato denunciato per occultamento di cadavere e truffa aggravata.  

A scoprire il corpo è stata, nel pomeriggio di oggi, 4 febbraio, la polizia. Nell’appartamento in pieno centro gli agenti sono arrivati dopo la segnalazione di un furto in atto. Giunti sul posto, però, il 58enne, proprietario della casa, ha smentito la notizia. Non c’era stato alcun furto. L’ispezione dei locali, però, ha consentito agli agenti di fare la macabra scoperta: in camera da letto c’era il cadavere dell’anziana in avanzato stato di decomposizione.  

Agli agenti l’uomo ha riferito che il corpo era quello della madre morta a marzo del 2023 per cause naturali. Elementi che sono stati confermati dal medico legale intervenuto per i rilievi. Per il 58enne è così scattata la denuncia. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!