Ranieri: “Somiglianza con papa Leone? L’ho notata, ma vediamo se è romanista…”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La domanda arriva, inevitabile, e Claudio Ranieri sorride in conferenza stampa: “Somiglianza con papa Leone XIV? Me lo hanno fatto notare. Io non ho nessun social, ma ho molti amici che mi hanno mandato di tutto”. E ancora: “Il nuovo pontefice è romanista? Bisogna capire se sia vero o no, le voci sono tante”. Il tecnico della Roma ha risposto così alle domande su
Robert Francis Prevost
, alla vigilia del big match con l’Atalanta che potrebbe valere la stagione.  

Ranieri è poi tornato a parlare del prossimo allenatore giallorosso: “Se c’è già? Posso dire che dal giorno in cui mi sono insediato il lavoro è cominciato per riportare la Roma ai piani alti. Ho detto che ci saranno due mercati in cui soffriremo. Ho visto che alcuni allenatori si sono tirati fuori perché la Roma non va in Champions, ma non mi sembra si sia tirato fuori qualcuno. Questo è il massimo che posso dire”. Poi, la precisazione sul suo ruolo dopo l’estate: “Il presidente è contento di quello che è stato fatto. Io avrò voce in capitolo e questo è importante. Non sarò l’uomo immagine, ma quello che deve assumersi le responsabilità. Non sono mai stato un uomo immagine, io sono un garante. Il mio cassetto della vanità si è riempito da tempo”. 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!