Real Madrid passa ai rigori, Atletico ko: Alvarez e il doppio tocco, penalty annullato – Video. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il Real Madrid batte l’Atletico Madrid per 4-2 ai calci di rigore nel ritorno degli ottavi di Champions League e vola ai quarti di finale. Dopo l’1-0 per i colchoneros nei tempi regolamentari (gol di Gallagher al 1′), con rigore fallito da Vinicius per i blancos, il risultato non cambia nei supplementari. Ai rigori, l’Atletico paga gli errori di Alvarez e Llorente. Clamoroso il penalty di Alvarez: l’argentino segna, ma l’esecuzione è irregolare. 

 

 

Alvarez calcia di destro ma scivola, il pallone colpisce il piede sinistro prima di insaccarsi. Il rigore viene considerato sbagliato. Il Real Madrid sbaglia solo un penalty con Vazquez, l’Atletico fallisce anche con Llorente che colpisce l’incrocio. Rudiger realizza il rigore decisivo, il Real vola ai quarti dove affronterà l’Arsenal. 

Gli altri match della serata: Lille-Borussia Dortmund 1-2 (Dortmund ai quarti); Arsenal-Psv Eindhoven 2-2 (Arsenal ai quarti); Aston Villa-Bruges 3-0 (Aston Villa ai quarti). 

Il tabellone dei quarti di finale (gare d’andata 8-9 aprile): Arsenal-Real Madrid; Paris Saint Germain-Aston Villa; Barcellona-Borussia Dortmund; Bayern Monaco-Inter. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!