Referendum, Landini: “Chiediamo 5 sì, il giorno dopo diritti per milioni di persone”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Sono cinque i referendum e noi chiediamo di votare cinque sì”.  

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Futura 2025, l’iniziativa lanciata da Cgil presso la Camera del Lavoro di Milano per promuovere la campagna per i referendum su lavoro e cittadinanza, previsti per i prossimi 8 e 9 giugno. “Il voto per una elezione ha come caratteristica quella di delegare qualcun altro a rappresentarlo”, sostiene Landini. “Chi vota per i referendum non delega, decide direttamente”, evidenzia. “In questi anni si è costruita l’idea che il voto non serve, visto che circa la metà dei cittadini non va a votare alle elezioni. Ma non è così: se vince il sì, il giorno dopo milioni di persone avranno dei diritti che oggi non hanno” 

Non si blocca il mercato del lavoro abrogando il Jobs Act? “Vi ricordate cosa ci avevano detto quando lo hanno approvato? Che c’erano frotte di multinazionali pronte a investire, che sarebbero aumentate le assunzioni: gli investimenti non sono aumentati, è aumentata invece la precarietà: risultato? Le persone, pur lavorando, rimangono povere”. 

“Il fatto che tu pensi di poter decidere semplicemente perché hai vinto le elezioni senza più discutere con nessuno, questa non è un’idea di governo: questo è un’idea di comando che non c’entra con la democrazia”.  

“L’ultimo incontro che ho avuto con Giorgia Meloni risale al 9 novembre e ci hanno convocato 15 giorni dopo avere depositato la Legge di Bilancio in Parlamento e avevano già cominciato a discutere nella maggioranza che cosa avrebbero votato”, sottolinea. 

C’è un’idea, sottolinea Landini, “l’hanno dichiarato più volte, secondo la quale uno dice io ho vinto le elezioni quindi ho diritto di fare quello che mi pare”, evidenzia. “Bene – prosegue Landini – sta dicendo una cosa che è contro la logica della democrazia parlamentare, che è contro la logica di una democrazia dove non esistono soli partiti: i cittadini hanno diritto anche a organizzarsi nei sindacati: la democrazia è ricercare la mediazione”, sottolinea. 

Dazi e accuse di ‘insider trading’ a Trump, lei ci crede? “Non ho gli strumenti per rispondere, ma sto ai fatti. Qualcuno è diventato più ricco e altri più poveri, sicuramente lui aveva una quantità di informazioni che io – come qualsiasi persona comune – non avevo”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!