Hanno superato i 32 milioni le somministrazioni del vaccino e sono già 7 milioni i richiami. Il Regno Unito vede avvicinarsi l’orizzonte dell’immunità di gregge.
La conferma arriva da uno studio dell’Imperial College di Londra. Quasi il 75% della popolazione, tra vaccinati e guariti, avrebbe ormai gli anticorpi contro il virus.
Riapertura
Oggi scattano le riaperture, per le attività definite non essenziali come pub e ristoranti, parrucchieri e palestre. Il Regno Unito si lascia così alle spalle anche il terzo lockdown. Secondo le indicazioni di Downing Street, si dovrà attendere il 21 giugno prossimo per la ripresa della “vita normale”.
Cauti gli esperti
Non tutti gli esperti concordano, anche se i dati dell’andamento nazionale nazionale confermano la flessione dei casi (1.730) e dei decessi giornalieri (7 morti). I dati sono aggiornati a ieri ma va tenuto conto del ritardo del week end.
Gli specialisti evidenziano che l’incidenza dei contagi non permette ancora rassicurazioni. In alcuni territori del Paese il rapporto test/positivi segna ancora un numero di 60 casi certificati a fronte di 100 mila tamponi eseguiti.
Secondo alcuni esperti è ancora presente il rischio che la riapertura delle attività sia in effetti prematura. Questo va ad unirsi all’altro rischio emotivo e psicologico: le persone potrebbero “leggere” questo alleggerimento in maniera estesa ed abbassare troppo la guardia.
Maggiore ottimismo dal governo
Il governo ammette che il pericolo del contagio non è finito ma è intenzionato ad andare avanti. Gli appelli ai cittadini non cesseranno, come non sarà considerata esaurita la minaccia del virus, fanno sapere dal governo. Precisando inoltre che: pur senza mettere da parte le difese, non si guarderà alle date, ma ai dati!
Articolo pubblicato dall’autore in informareh24.it
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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