Col termine revenge porn si associa la parola “vendetta” = revenge, a quella di pornografia, lasciando subito intendere l’uso distorto di immagini o video privati a sfondo sessuale, diffusi sui social network o sul web a scopo di vendetta e, ovviamente, senza il consenso della persona ritratta.
Stavolta il caso di revenge porn riguarda un video che sta rimbalzando sulle chat dei militari e in special modo dei soldati di Palmarola (Udine).
Protagonista è, suo malgrado, una donna soldato di stanza proprio a Palmanova, che si masturba in mimetica.
Sebbene non sia visibile perfettamente il volto della ragazza, risultano ben visibili il grado sulla sua giacca e soprattutto il suo nome…
La notizia dell’episodio è arrivata a Roma a Palazzo Esercito e i “vertici” militari, naturalmente indignati per l’accaduto hanno disposto in molte caserme una “lezione” sulla sensibilizzazione all’uso dei social network in merito a questa materia.
Una collega della ragazza oggetto del video ha dichiarato di aver visto lei e le sue foto prese da facebook che giravano sulla chat. Ha spiegato di averle ricevute da un amico e ha anche aggiunto che pure il suo fidanzato ne aveva ricevute da colleghi militari… Poi la ragazza ha spiegato: “Da donna e soldatessa sono traumatizzata, ho cercato di contattare quella collega per esprimerle solidarietà ma il suo profilo Facebook è sparito, segno che è stata travolta dalle chiacchiere e dall’umiliazione”.
Un altro militare ha detto di aver visto le foto in una chat di ex militari dell’Esercito e di aver deciso di segnalare il fatto alle Autorità.
Al momento sono attive le “ricerche” per risalire all’autore della pubblicazione. Le ipotesi più accreditate sono ovviamente che sia un collega della vittima e che i due si conoscano molto bene.
Voci non ufficiali provenienti dall’ambiente, parlerebbero anche di un provvedimento disciplinare ai danni della vittima… Anche se per adesso non filtrano facilmente commenti e anticipazioni sull’episodio, né da Palmarola, né da ogni altro ambiente militare.