Riapertura dei Centri estivi. Le regole per la sicurezza sanitaria

Con la riapertura dei centri estivi, arriva l’ordinanza emanata dai ministri Speranza e Bonetti, che fissa le regole da seguire da parte di Comuni, enti culturali, scout e parrocchie. Ogni ingresso e uscita saranno scaglionati. Va evitato in assoluto ogni possibile assembramento nei pressi dei varchi

Linee guida

Anche se le cose stanno migliorando, la pandemia non è scongiurata. L’obbligo è di conservare la giusta attenzione. Anche i Campi estivi, o Centri estivi, devono essere pronti all’accoglimento in sicurezza.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza e la ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti, firmano un’ordinanza con le linee guida stabilite per le riaperture dell’estate 2021.
Occorrono misure omologate che ogni Centro deve necessariamente recepire ed attuare. Di fondamentale importanza, nell’ottica delle disposizioni, è il Registro delle presenze. E’ infatti questo lo strumento utile per il tracciamento di eventuali contagi.
Ribadito l’uso della mascherina, che resta obbligatoria per i gestori e per i bambini di oltre 6 anni.
I Centri per le vacanze dovranno adottare l’uso di posate monouso e cestini per i rifiuti a pedale.
Gli ingressi devono essere scaglionati per evitare gli assembramenti.

Centri con pernottamento

Per i Centri nei quali è previsto il pernottamento, saranno gli enti organizzatori che avranno l’obbligo di seguirne le attività. Dagli asili agli enti culturali, dalle parrocchie agli scout.
Va osservato l’obbligo giornaliero della misurazione della temperatura. Va evitato di mescolare la biancheria dei ragazzi e si devono disporre erogatori di gel igienizzante all’ingresso di ogni tenda o camera.
Sebbene siano ammessi i giochi e le attività ludiche al chiuso, le indicazioni sono di privilegiare e favorire che queste avvengano all’aperto. Laddove si permane al chiuso, resta l’indicazione, sempre valida, di arieggiare i locali con frequenza per favorire il ricambio continuo dell’aria.
I giochi all’aria aperta, giardini, spiagge, parchi, dovranno essere vigilati da un adulto.

Il responsabile Covid

Arriva la figura del referente per il Covid-19. Sarà colui che sovrintenderà e vigilerà sul rispetto delle disposizioni e farà da tramite tra gli operatori e i volontari e gli aggiornamenti e le variazioni che dovessero pervenire dal ministero o dalle istituzioni in genere.

le Segnalazioni, le visite, le gite, i trasporti

Ogni area deve essere indicata e segnalata chiaramente. L’obiettivo è soprattutto quello di evitare assembramenti. Nelle strutture dovranno essere affissi avvisi informativi e manifesti con le regole sanitarie. Il rispetto delle misure di sicurezza sanitaria è esteso ad eventi di visite, trasporti e gite.

Il punto più delicato

Dovranno essere maggiormente protetti i bambini da 0 a 3 anni, poiché sarebbe impossibile l’imposizione della “distanza”. Gli educatori adotteranno ulteriori dispositivi, oltre alla mascherina (ad esempio per la protezioni di occhi e viso). I giocattoli devono essere disinfettati, ma anche risciacquati, perché i bambini possono portarli alla bocca.

Adozione di materiale usa e getta

Per quanto riguarda le posate si opta per la soluzione del “monouso”. Non devono mancare mascherine, salviette di carta e gel disinfettante. Per l’uso dei cestini dei rifiuti, è prevista l’istallazione di quelli a pedale, proprio per evitare di toccare la superficie con le mani.

Gli spazi per casi sospetti

Vanno riservati degli spazi dedicati nell’eventualità che un operatore o un bambino dovesse manifestare una sintomatologia sospetta. Chi dovesse risultare con una temperatura superiore a 37,5 gradi o dovesse avere sintomi sospetti, potrà disporre di una zona dedicata, isolata dagli altri e sarà vigilato da un operatore (meglio se vaccinato).

Disabili

Dovrà essere adottata particolare attenzione e cura, la presenza degli educatori dovrà essere potenziata fino ad arrivare eventualmente ad un rapporto 1 a 1 tra bambini ed educatori.

Nell’ordinanza emessa dai ministri, si è tenuto conto di tutto affinché i Centri estivi possano accogliere in sicurezza i piccoli ospiti e gli stessi operatori. L’occasione della vacanza e del divertimento non deve assolutamente essere compromessa da episodi di contagio. Adesso spetta a tutti l’osservanza delle regole, che in fondo non sono poi così stringenti.