Roland Garros, Djokovic batte Tsitsipas e trionfa. Adnkronos – ultimora

Novak Djokovic batte Stefanos Tsitsipas nella finale del Roland Garros per 6-7 (6-8), 2-6, 6-3, 6-2, 6-4 dopo oltre 4 ore di battaglia e trionfa nel torneo parigino, conquistando il 19esimo titolo il carriera in una prova del Grande Slam. Il serbo n.1 del mondo, reduce dalla vittoria in semifinale contro Rafa Nadal, deve mettere in campo tutta la sua classe per ottenere il secondo successo in carriera sulla terra parigina dopo quello del 2016, il suo rivale Stefanos Tsitsipas parte infatti con grande determinazione portandosi avanti 2 set a 0. Il n.5 del mondo deve però arrendersi alla qualità di Djokovic che ribalta la gara chiudendo 6-7 (6-8), 2-6, 6-3, 6-2, 6-4 dopo 4 ore e 12 minuti di gioco. Con questo successo il n.1 del mondo si porta a un solo titolo dalle 20 affermazioni in prove del Grande Slam di Federer e Nadal. 

IL MATCH – Primo set molto combattuto, sul 5-4 servizio Djokovic set point per Tsitsipas annullato. Nel gioco successivo il n.1 del mondo approfitta di una palla-break per scappare 6-5. Il greco non si perde d’animo e va sullo 15-40 sul servizio del serbo effettuando l’immediato contro-break. Si va al tie-break. Tsitsipas si porta sul 4-0 ma si fa recuperare, sul 6-5 Tsitsipas salva un set point chiudendo 8-6. 

Djokovic accusa il colpo e perde il servizio in apertura della seconda partita. Sul 4-2 Djokovic perde nuovamente il servizio permettendo a Tsitsipas di chiudere 6-2 il set dopo un’ora e 50 minuti di gioco. 

Nel quarto gioco del terzo set Tsitsipas dopo aver annullato quattro palle break cede il servizio: 3-1 Djokovic. Djokovic vince il set 6-3 in 53 minuti.  

Inizia subito male il quarto set di Tsitsipas che cede in apertura il servizio. Passaggio a vuoto del greco che perde nuovamente la battuta con il campione serbo che si porta sul 3-0 e chiude 6-2. 

Per la prima volta dal 2004 la finale del Roland Garros si decide al quinto set. In apertura di set Tsitsipas recupera da 0-30, annulla una palla break e tiene il servizio. Sull’1-1 ancora problemi per il greco che concede una palla break a Djokovic che non la spreca 2-1. 3-1 Djokovic e servizio Tsitsipas che è attento, 3-2. Il serbo, molto solido al turno di battuta, allunga 4-2. 

Servizio Tsitsipas che va sotto 15-40, dopo aver annullato due palle break tiene il servizio, 4-3. Tiene il servizio a zero Djokovic che sale 5-3. Alla battuta il greco che conquista il game. Sul 5-4 Djokovic serve per il match, e il titolo. Djokovic si porta sul 40-30 e serve per il match ma Tsitsipas mette la palla all’incrocio delle linee. Ancora match point per il serbo che chiude la gara con uno smash vincente. 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!