Roma, travolto e ucciso in via Togliatti: arrestato pirata della strada. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – È stato rintracciato martedì sera il conducente dell’auto che, nella serata di lunedì, poco prima delle 20, ha investito e ucciso un uomo di 61 anni su viale Palmiro Togliatti, per poi darsi alla fuga.  

Gli agenti del V Gruppo Casilino, intervenuti sul posto per i rilievi, hanno avviato gli accertamenti del caso per ricostruire la dinamica dei fatti e risalire al responsabile. Dopo aver individuato il modello dell’auto è stato possibile risalire alla persona che si trovava alla guida.  

Gli agenti, non trovando però alcun riscontro positivo in merito alla proprietà del mezzo, hanno avviato ulteriori accertamenti. L’uomo, un italiano di 45 anni, è stato rintracciato in un b&b: l’auto era parcheggiata in una via a poche centinaia di metri dall’alloggio.  

Nei confronti del 45enne, al termine degli accertamenti di rito, è stata disposta la misura del fermo di indiziato di delitto. Portato nella Casa Circondariale di Regina Coeli, deve rispondere di omicidio stradale aggravato da fuga e omissione di soccorso.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!