Sanremo 2025, ecco le date del Festival di Carlo Conti. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il festival di Sanremo 2025 ha le sue date: si terrà da martedì 4 febbraio a sabato 8 febbraio 2025. A dare notizia è il sito Riviera24.it, il sito della cittadina ligure, che riporta le date che ancora però devono essere ufficializzate da parte della Rai. Le date del festival sarebbero state ‘spoilerate’ – come spiega il giornalista Giuseppe Candela sulle sue stories di Instagram – dal proprietario del teatro Ariston Walter Vacchino nell’annunciare la stagione 2024-2025 del Teatro Ariston.  

 Vacchino, all’Adnkronos, conferma le date facendo riferimento ad una notizia comunque “ancora ufficiosa” in attesa delle comunicazioni della Rai. 

Per quanto riguarda la scenografia, il sito Riviera24.it riporta la notizia che sarebbe giunta al termine la storica collaborazione di Gaetano Castelli e della figlia Maria Chiara con il festival: a disegnare la scenografia dell’edizione 2025 sarà infatti Riccardo Bocchini, storico collaboratore di Carlo Conti, che aveva curato già le ultime edizioni del festival guidate dal conduttore toscano.  

 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!