Sanremo 2025, la foto dei cantanti: il mistero delle dita ‘in più’ di Clara. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Ma quante dita ha Clara? Sei?”. È questa la domanda che si sono fatti in molti dopo che Tv Sorrisi e Canzoni ha rilasciato la copertina della rivista dedicata al Festival di Sanremo, e in particolare ai 29 cantanti Big in gara. In poche ore, l’immagine è diventata virale sui social ma gli utenti si sono soffermati su un particolare.  

Clara, la cantante in gara alla kermesse canora con il brano ‘Febbre’, nella copertina appare seduta tra Massimo Ranieri ed Emis Killa. Ma il particolare è legato alla mano dell’artista: nello scatto, infatti, sembrerebbe che Clara abbia sei dita.  

Molti utenti hanno zoomato la foto, evidenziando il dettaglio e ironizzando sulla modifica effettuata. È chiaro che sia solo un errore di photoshop oppure un effetto ottico che unito al colore del vestito farebbe pensare che l’artista abbia qualche dito in più. Immediata la reazione di Clara, che sulla piattaforma X ha scritto divertita: “Raga giuro, ho cinque dita! Ma adorerei comunque”.  

 

È successo un caso simile anche con Elodie. La cantante che si trova proprio accanto al conduttore del Festival di Sanremo, Carlo Conti, nella foto ufficiale diffusa da Tv Sorrisi e Canzoni appare con cinque dita, com’è giusto che sia. Ma in alcune versioni, sulla piattaforma X, gli utenti si sono divertiti a modificare la mano dell’artista romana aggiungendo due dita in più. Per richiamare anche la canzone che Elodie porterà sul palco del Festival di Sanremo, dal titolo “Dimenticarsi alle Sette”. 

 

 

 

A risolvere il mistero ci ha pensato proprio Tv Sorrisi e Canzoni, che con un post pubblicato su Instagram ha scritto: “Clara ti volevamo rassicurare, nella copertina non ti abbiamo aggiunto neanche un dito! Scorrete la gallery per verificare da vicino che le dita sono sempre state cinque”.  

 

Ed effettivamente basta scorrere il post per notare nel dettaglio che la mano di Clara ha solo cinque dita.  

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!