Santanchè: “Marina Berlusconi? No a interventi a gamba tesa su Trump”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Io non sono abituata a giudicare quello che fanno i leader e i presidenti delle altre nazioni. Credo che sia ovvio che Donald Trump a volte, in termini di comunicazione, le spari grosse, ma forse è una tecnica e poi dobbiamo vedere quali saranno i risultati”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha risposto a chi le chiedeva se condividesse le preoccupazioni di Marina Berlusconi sul presidente Usa. . 

In ogni caso, “non mi sembra giusto intervenire a gamba tesa con giudizi su un presidente degli Usa che è un nostro alleato con il quale, a prescindere da chi è il presidente, dobbiamo avere rapporti assolutamente buoni, anzi direi ottimi, di collaborazione”.  

 

“Ero preoccupata e sono preoccupata in generale per quello che Trump fa: se devo essere sincera, obiettivamente quelle che erano solo preoccupazioni durante la campagna elettorale si sono trasformate in realtà”, ha detto la presidente del gruppo Mondadori. “Sono bastati pochi giorni, parliamo di 100 giorni, per far vacillare le certezze su cui era stato costruito l’ordine politico ed economico del dopoguerra e per infliggere un colpo durissimo alla credibilità dell’America e dell’Occidente”, ha sottolineato. 

Poi alla domanda sul nuovo Papa Leone XIV e la possibilità che possa aiutare nelle relazioni con l’amministrazione Trump: “Speriamo”, dice. “Dai Papi ci si possono aspettare tanti miracoli, tante cose positive e speriamo che possano anche aiutare da questo punto di vista”, sottolinea. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!