Sara Curtis, chi è la stella del nuoto azzurro che ha battuto Federica Pellegrini. Adnkronos – ultimora

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Sara Curtis è la nuova stella del nuoto azzurro. Negli Assoluti Unipol di Riccione, la giovane atleta piemontese ha trionfato nei 100 stile libero in 53″01 conquistando il pass iridato (tempo limite 53″8) e un pazzesco record italiano che cancella il 53″18 siglato dalla vincitrice di tutto, Federica Pellegrini, il 25 giugno 2016.  

L’azzurra ha inoltre stabilito il nuovo primato tricolore nei 50 stile libero (nelle batterie ha nuotato in 24″52, migliorando di 4 centesimi il suo stesso primato). Ma chi è Curtis?
 

 

Sara Curtis è nata il 19 agosto 2006 a Savigliano, in provincia di Cuneo, da padre piemontese e madre nigeriana. A soli 18 anni però ha già raggiunto diversi traguardi, affermandosi come uno degli astri nascenti più luminosi del nuoto italiano ma non rinunciando allo studio, tanto che ancora oggi è iscritta al Istituto Tecnico Economico e Turistico di Savigliano. Fin da giovanissima si è specializzata nei 50 stile libero e nella staffetta 4×100 stile libero. Nel corso della sua ancora giovane carriera però ha esplorato tutti gli stili di nuoto, affermandosi da velocista in qualunque classe ad eccezione della rana.  

La sua ascesa inizia nell’estate del 2023, quando conquista tre ori e due argenti, tra gare individuali e staffette, agli Europei juniores di Belgrado. Nel 2024 è riuscita a conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi nei 50 stile libero, migliorando, sempre a livello juniores, in un colpo solo record italiano ed europeo. A Vilnius gli Europei juniores sono ancora una volta terra di conquista. Curtis termina la rassegna con ben sette medaglie, di cui sei ori e un argento, e arriva ai Giochi 2024 come la più giovane in vasca. Compete nei 50 e nella staffetta, senza riuscire a strappare una medaglia, ma con la consapevolezza che il suo viaggio è appena iniziato. 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!