Semeraro (Rilegno): “Impatto economico e ambientale rigenerazione pallet”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Noi lo scorso anno abbiamo oltrepassato le 900.000 tonnellate che equivalgono circa a 70 milioni di pallet rigenerati e rimessi sul mercato, quindi è un’economia molto importante, ci sono migliaia di posti di lavoro che vengono occupati da aziende sia piccole che grandi e che quindi aiutano nella sostenibilità ambientale tutto il comparto degli imballaggi in legno in Italia”. A dirlo Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, intervenuto oggi a Reggio Emilia agli Stati generali delle aziende attive nella riparazione, riutilizzo e gestione dei pallet, appuntamento promosso da Conlegno con la partecipazione di Rilegno per fare il punto sulle evoluzioni normative, le innovazioni tecniche e le opportunità di sviluppo del settore. 

“Non dobbiamo dimenticarci che l’Italia è uno dei paesi in Europa, penso anche a livello mondiale, che ha fatto un lavoro straordinario negli ultimi 25 anni, quindi ha creato una vera e propria industria che è quella della creazione del pannello che poi va ad alimentare l’industria del mobile, quindi diciamo che è un sistema che recepisce benissimo la quantità di legno che comunque è molto alta, che in Italia si raccoglie e si recupera”, ha detto. 

sostenibilita

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!