Settimana del cervello, Campitiello: “Nostro principale motore d’azione”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Parlare di salute del cervello fa sempre bene, concepire la salute del cervello anche in un’ottica di ‘One Health’ significa che già dai primi mille giorni di vita bisogna dare attenzione a tutto ciò che circonda il cervello che è la nostra principale macchina d’azione. E’ chiaro che la salute è anche salute psichica oltre che fisica ed ecco che il benessere psicofisico è fondamentale per il concetto della salute, ce lo ricorda l’Organizzazione mondiale della Sanità che ha ribadito l’importanza e l’approccio globale al One Health” . Lo ha detto Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione, delle emergenze sanitarie e della ricerca del ministero della Salute, nel suo intervento oggi in occasione del convegno ‘One Brain One Health: un primo bilancio della Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024- 2031’ promosso oggi dalla Società italiana di Neurologia (Sin) al Ministero della Salute. 

“Il ministero della Salute e il ministro Schillaci hanno dato grande importanza alla tematica della salute mentale – sottolinea Campitiello – con l’istituzione del ‘Tavolo della Salute mentale’ che sta lavorando all’aggiornamento del ‘Piano nazionale della salute mentale’ e l’impegno economico che questo Governo sta investendo nella salute del cervello, mi riferisco al rifinanziamento del fondo per l’Alzheimer e le demenze. E’ chiaro che il cambio deve essere di prospettiva: per questo è necessario che il Governo, quindi il legislatore, così come il ministro e il ministero si approccino alla salute del cervello in maniera integrata. Bisogna non solo dare attenzione alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla cura perché se sta bene il cervello, sta bene tutto l’organismo e quindi l’essere umano”.  

Campitiello ha poi ricordato uno studio britannico, in cui “tra gli otto punti dell’umanizzazione della cura mette la salute emotiva perché l’approccio emotivo nella cura è fondamentale. La cura del paziente non solo per una diagnosi precoce, ma soprattutto per una terapia tempestiva e per un’adesione alla prevenzione terziaria che può essere la svolta del futuro”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!