Settimana del cervello, un decalogo per il benessere mentale. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Prevenire le patologie e garantire il benessere mentale. In dieci mosse. E’ l’obiettivo della Società italiana di Neurologia (Sin) che, in occasione della Settimana mondiale del Cervello 2025, oggi ha presentato – presso il ministero della Salute – un decalogo per rispondere a 360 gradi a una sfida cruciale, quella della salute del cervello. Basti pensare che in oltre il 10% delle famiglie italiane una persona soffre di malattie neuro psichiatriche, con un costo totale stimato di circa 87 miliardi di euro all’anno. L’incontro, al quale hanno partecipato esponenti politico-istituzionali, esperti del settore, è stato anche un’occasione per fare il punto sulla Strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031 e lanciare l’Alleanza italiana per la Salute del Cervello, un’organizzazione strutturata a firma ‘One Brain One Health’ e ‘Italian Brain Health Strategy’, a conferma di un impegno condiviso sul piano nazionale e internazionale. 

A un anno dalla presentazione del Manifesto ‘One Brain, One Health’, promosso per migliorare l’efficacia degli interventi e per diminuire l’impatto delle patologie neurologiche, la Sin delinea il ‘Decalogo per la Salute del Cervello’, un insieme di raccomandazioni pratiche e consigli su attività fisica, alimentazione, sonno, stimolazione mentale, gestione dello stress, vita sociale, prevenzione dei traumi, salute cardiovascolare, supporto alla salute mentale evitando sostanze dannose. Tutto questo per fa fronte a numeri che preoccupano: secondo un ampio studio pubblicato su The Lancet Neurology, con il contributo dell’Organizzazione mondiale della sanità, circa 3,4 miliardi di persone in tutto il mondo – cioè il 43% della popolazione mondiale – convivono con una condizione neurologica, in primis ictus, encefalopatia neonatale, emicrania cronica, demenza, neuropatia, meningite, epilessia, complicazioni neurologiche da parto pretermine, disturbo dello spettro autistico e tumori del sistema nervoso centrale. 

“Il primo anno della Strategia italiana per la salute del cervello ha segnato un importante passo avanti nella promozione del benessere cerebrale. Riteniamo che le malattie del cervello abbiano lo stesso diritto di protezione e cura durante tutto l’arco della vita – ha spiegato Alessandro Padovani, presidente Sin -. E questo a prescindere che si tratti di patologie psichiatriche, neurologiche o neurochirurgiche, croniche o acute, dettate o meno da condizioni relazionali o psicologiche perché la salute del cervello è strettamente connessa alla salute nella sua accezione più ampia e globale, che include le persone, le comunità, gli animali, l’ambiente. La creazione della nuova Alleanza per la Salute del cervello e la registrazione dei marchi ‘One Brain One Health’ e ‘Italian Brain Health Strategy’ sono testimonianze del nostro impegno condiviso a livello nazionale e internazionale. Il decalogo che presentiamo oggi è uno strumento fondamentale per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi cura del proprio cervello allo scopo di garantire un futuro migliore per sé stessi e per la società”. 

In dieci punti la Sin individua i fattori essenziali per prevenire patologie e garantire la salute del cervello. 1. Attività fisica regolare: L’esercizio migliora il flusso sanguigno cerebrale, riduce l’infiammazione e promuove la plasticità neuronale. Attività aerobiche e muscolari sono particolarmente benefice. 2. Alimentazione salutare: la dieta mediterranea, ricca di verdure, frutti di bosco, frutta secca, cereali integrali e grassi sani, supporta la funzione cognitiva. Gli acidi grassi Omega-3 e Omega-6 proteggono i neuroni. 3. Sonno di qualità: Dormire 7-9 ore a notte aiuta la memoria e la plasticità cerebrale, oltre che a mantenere una routine regolare. 4. Stimolazione mentale: Attività mentali costanti e l’acquisizione di nuove abilità rafforzano la riserva cognitiva. Leggere, imparare nuove lingue, suonare strumenti musicali e ascoltare musica sono attività consigliate.  

E ancora, al punto 5 la gestione dello stress: se cronico può danneggiare l’ippocampo e influenzare il sistema immunitario. Tecniche come meditazione, mindfulness, yoga e respirazione profonda aiutano a regolare le risposte allo stress. 6. Vita sociale attiva: Le interazioni sociali stimolano la funzione cognitiva ed emotiva. Partecipare ad attività di gruppo, fare volontariato e coltivare relazioni strette con amici e familiari è fondamentale. 7. Prevenzione dei traumi cranici: Indossare il casco in situazioni pericolose e adottare misure per prevenire le cadute. 8. Salute cardiovascolare, uditiva e visiva: Ipertensione, diabete, obesità e colesterolo alto possono danneggiare il cervello. Disturbi della vista e dell’udito possono avere un impatto negativo, soprattutto negli anziani. 9. Evitare sostanze dannose: Limitare l’assunzione di alcol, evitare sigarette, droghe e inquinamento atmosferico. Smettere di fumare e ridurre l’esposizione a inquinanti ambientali. 10. Salute mentale: La depressione e l’ansia sono fattori di rischio per il declino cognitivo. Cercare supporto professionale se necessario e praticare abitudini che favoriscono il benessere emotivo. 

In occasione del convegno, nuova tappa nel lungo percorso della Strategia Italiana per la Salute del Cervello che proseguirà fino al 2031 – è stata lanciata l’Alleanza italiana per la salute del cervello, un’organizzazione che vede la presenza di esponenti dei ministeri della Salute e dell’Università, dell’Istituto superiore di sanità e del Parlamento. Obiettivo: mettere in atto strategie e nuove iniziative per l’integrazione tra salute neurologica e mentale, contribuendo così a costruire una società più consapevole e attenta al benessere cerebrale. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!