Sinner, Alcaraz lo incorona: “Lui il migliore. Ritiro da Rotterdam? Intelligente”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Carlos Alcaraz incorona Jannik Sinner. Il tennista spagnolo, numero tre del mondo e considerato vero rivale dell’azzurro, ha parlato così di Sinner in conferenza stampa a Rotterdam: “Jannik ha dimostrato di essere il migliore al momento, quello che sta facendo è pazzesco. Capisco che la gente discuta su chi sia il migliore tra noi due, ma per me e per tutti i tennisti che giocano contro di lui, Jannik è sicuramente il più forte”, ha detto in conferenza stampa alla vigilia del torneo di Rotterdam. 

“Sinner avrà perso 4/5 partite in un anno, non ha alti e bassi. In ogni torneo a cui partecipa, o raggiunge la finale o solleva il trofeo”, ha continuato Alcaraz, che poi ha parlato del ritiro dell’azzurro dal torneo olandese: “Lo capisco. So quanto sia difficile restare in salute dopo essere arrivati fino in fondo a uno Slam. Immagino che non si sentisse pronto a giocare un altro torneo così presto, il che è stato intelligente”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!