Sinner, allenamento con Cerundolo e applausi agli Internazionali. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Jannik Sinner continua ad allenarsi agli Internazionali d’Italia 2025. Alla viglia del suo esordio nel Masters 1000 di Roma, in programma domani, sabato 10 maggio, contro l’argentino Mariano Navone, il tennista azzurro ha condiviso il campo con un altro argentino, Francisco Cerundolo, che potrebbe affrontare proprio agli ottavi di finale di Roma. Un’ora e mezza di sessione dove l’altoatesino ha raccolto, ancora una volta, l’entusiasmo del Foro Italico, radunatosi al campo 5 per vedere il numero uno del mondo. 

Proprio come i test contro Lehecka, Sonego, Fritz e Ruud, sparring partner dell’azzurro negli scorsi giorni, l’allenamento inizia con scambi blandi, senza forzare, per scaldare i muscoli e per prendere confidenza con la terra. Sinner accelera con il dritto, cercando subito la profondità e gli angoli, mentre inizialmente sembra avere qualche problema in più con il rovescio. Qualche colpo si spegne sulla rete, ma i tifosi non si scoraggiano e iniziano a cantare il coro, ormai diventato iconico: “Olé, olé, olé Sinner, Sinner”. Il caldo rende necessario un cambio maglietta, con Jannik che indossa un ‘cardiofrequenzimetro’, ovvero un indumento che contiene un GPS utile per misurare battiti cardiaci, posizioni tenute in campo e chilometri percorsi. 

I due tennisti provano le volée e gli slice. Sinner non sembra accusare stanchezza, tira sempre più forte, prendendosi gli applausi del proprio pubblico. Al servizio Jannik cerca prima la parte centrale del campo, poi, battuta dopo battuta, angola il colpo, riuscendo a trovare una buona continuità. La partitella che chiude la sessione conferma che l’azzurro è pronto, finalmente, a tornare in campo. Navone è avvisato. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!