Sinner, il rientro è più vicino: primo allenamento a Montecarlo. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il giorno è finalmente arrivato. Oggi, mercoledì 16 aprile, Jannik Sinner torna ad allenarsi. Il tennista azzurro è arrivato in mattinata al Montecarlo Country Club per ricominciare gli allenamenti sul campo, 66 giorni dopo l’ultima volta. La scorsa domenica è infatti decaduto il divieto per il numero uno del mondo di esercitarsi con la racchetta in strutture federali (italiane ed estere), misura restrittiva che faceva parte dell’accordo siglato con la Wada per chiudere il caso Clostebol. 

I tre mesi di squalifica stanno per terminare. L’inibizione scadrà infatti il prossimo 4 maggio e il ritorno in campo di Sinner è fissato per gli Internazionali d’Italia, il cui tabellone principale è in programma dal 7 al 18 maggio. Il primo step verso il rientro però parte da Montecarlo, dove Jannik ricomincerà ad allenarsi a pieno regime, dopo aver svolto nelle scorse settimane soltanto lavoro in palestra, accompagnato dall’allenatore Simone Vagnozzi e dal preparatore atletico Marco Panichi.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!