Sinner, Itia lo assolve: “Non ha violato le norme antidoping”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il caso Jannik Sinner continua a far discutere. Nonostante la chiusura del fascicolo Clostebol, con la squalifica a tre mesi del tennista azzurro dopo l’accordo con la Wada, il caso doping che ha riguardato il numero uno del mondo continua a raccogliere reazioni. A parlare questa volta è la direttrice generale dell’Itia Karen Moorhousen, che ha voluto rispondere alle accuse di poca trasparenza rivolte da alcuni tennisti, in primis Nick Kyrgios: “Forse i malintesi sono stati creati da alcuni problemi di comunicazione sul caso Sinner”, ha detto in un’intervista all’Afp. 

“Si è creduto, in maniera errata, che stessimo annunciando test positivi quando in realtà parlavamo di sospensioni provvisorie. Quindi sia nel caso Sinner che in quello che riguardato Iga Swiatek le regole sono state rispettate. Loro hanno presentato un ricorso contro la sospensione provvisoria entro il termine fissato dei dieci giorni e visto che hanno avuto successo, le stesse sospensioni non sono state rese pubbliche”, ha detto Moorhousen, “se ci fossimo comportati in maniera diversa avremmo infranto le nostre stesse regole. Probabilmente in futuro questa regola sarà cambiata”. 

La direttrice dell’Itia ha voluto rispondere anche al motivo per cui non sono stati puniti Giacomo Naldi e Umberto Ferrara, ex membri dello staff di Sinner e responsabili del caso doping che ha riguardato l’altoatesino: “I reati di cui parliamo implicano l’intenzione di doparsi. Nel caso di Sinner, secondo quanto ci ha riportato i legali che abbiamo consultato, non c’era la giustificazione per perseguire penalmente alcun membro del suo staff, in quanto non c’è stata violazione delle regole antidoping del tennis, che riprendono quelle del Codice mondiale antidoping”. 

sport

​ 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!