Sinner, ultimo allenamento prima dell’esordio agli Internazionali. E il Foro lo carica. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
Jannik Sinner si allena in vista dell’esordio agli Internazionali d’Italia 2025. Il tennista azzurro oggi, sabato 10 maggio, è sceso in campo per un’ora di sessione accompagnato dal suo staff, sotto gli occhi attenti di Simone Vagnozzi e Darren Cahill, in preparazione del secondo turno del Masters 1000 di Roma, in programma alle ore 19 contro Mariano Navone. Il match contro l’argentino segnerà il ritorno del numero uno del mondo dopo la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol. 

A differenza degli scorsi giorni, Sinner è sceso in campo senza uno ‘sparring partner’, ma ha scatenato comunque l’entusiasmo dei tanti tifosi che si sono assiepati a ogni angolo del ‘campo 5’ del Foro Italico. Al momento del suo ingresso, dalle tribune si sono alzati cori e applausi, con Jannik che ha risposto salutando i suoi tifosi. Poi sono cominciati alcuni scambi di riscaldamento con Simone Vagnozzi, che lo guidava da una parte all’altra del campo aumentando man mano il ritmo. 

Prima il dritto, poi il rovescio e infine il servizio. Ogni colpo, passando per le volée a rete e gli smash, è stato analizzato dal team dell’altoatesino, che lo ha fermato anche per dargli qualche indicazione. Sinner è apparso in forma e reattivo, ha colpito con forza riuscendo a trovare la profondità e aumentando la precisione dei suoi colpi, vicini alle righe e agli angoli. Al termine della sessione, Jannik ha lanciato alcune palline verso le tribune, scatenando ancora una volta l’entusiasmo del Foro e dando appuntamento tra qualche ora, sulla terra del Centrale. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!