Secondo i dati del “cruscotto settimanale” realizzato da Ipsos, gli italiani ripongono la fiducia nel premier Conte, per il quale i consensi si attestano al 61%. Un dato significativo, se si considerano le difficoltà legate alla ripartenza dopo il lockdown.
Lo stacco con gli altri leader resta significativo, dietro, al secondo posto, gli italiani indicano la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, con il 36%. Al terzo posto Roberto Speranza che supera nel gradimento il leader leghista Matteo Salvini, che registra un calo di 3 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana.
Anche il ministro Dario Franceschini gode di buona fiducia e nella classifica, supera di un punto Luigi Di Maio, che tuttavia resta stabile nel consenso degli italiani.
Per quello che invece riguarda i partiti è la Lega di Salvini che gode della prima posizione con il 24,3% guadagnando 0,8 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa.
Il Pd, in flessione di mezzo punto, si attesta al secondo posto col 20,8%.
Anche il M5S ottiene 0,6 punti in più e si posiziona al 17,7% nella classifica del gradimento, staccando di poco Fratelli d’Italia che arriva al 16,7%, con un calo di 0,8 punti percentuali.
Al 7,1% con un trend piuttosto stabile, Forza Italia e infine Italia Viva di Matteo Renzi, che malgrado questa settimana abbia recuperato quasi mezzo punto percentuale, non riesce a staccarsi dalla “zona bassa” e registra il 2,7% delle preferenze.
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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