Sostenibilità, Letexpo2025: la rigenerazione urbana non è un’opzione ma una necessità strategica. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “La rigenerazione urbana non è più un’opzione, ma una necessità strategica”. Questo il messaggio chiave emerso dalla tavola rotonda ‘Verso il 2030: esempi reali e concreti di rigenerazione urbana’ che si è svolta presso l’Alis hub a Veronafiere nell’ambito di Letexpo2025. L’incontro ha visto la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti del settore edile, architetti e ceo di aziende innovative, impegnati nella trasformazione delle città attraverso progetti di riqualificazione già realizzati o in fase di sviluppo. L’obiettivo? Ripensare gli spazi urbani per renderli più sostenibili, efficienti e competitivi, tutelando al contempo il patrimonio storico, sociale e culturale. 

Moderatore dell’incontro Gabriele Barucco, relatore della Legge regionale sulla Rigenerazione urbana (legge regionale 18/2019) e membro del direttivo Alis, che ha coordinato il dibattito e fornito un quadro chiaro delle sfide e delle opportunità, sottolineando il ruolo cruciale di aziende e istituzioni in questo processo che non solo mobilita investimenti e crea occupazione, ma rivitalizza anche l’intera struttura economico-sociale. 

“Non possiamo permetterci – ha sottolineato Barucco – di rimanere immobili. E’ necessario promuovere e incentivare attività che migliorino i centri urbani, per garantire competitività economica, qualità della vita e sostenibilità ambientale. Le città devono evolversi e per rispondere a queste esigenze è fondamentale avere una visione strategica che permetta di unire le competenze a investimenti mirati per trasformare il tessuto urbano in un modello virtuoso di sviluppo”. 

Nel corso della tavola rotonda, sette figure di spicco del settore hanno condiviso le loro esperienze e illustrato vari progetti di recupero e valorizzazione di aree dismesse, dimostrando come le imprese, attraverso soluzioni innovative e tecnologie avanzate, siano protagoniste attive nel restituire al territorio spazi vivibili e funzionali. 

Sono intervenuti Giulio Arnoldi, ceo & founder Hw style srl, Armando Casella, ceo DVArea e Dva-Dvision architecture, Mario Cassinelli, Titolare dello studio di architettura Mca & partner Crs spa, Claudio Forlani, ceo ed esperto in general contracting, Giuseppe Lupi, ceo della holding del Gruppo Spider, Marco Rossi, ceo Risposta serramenti srl e Giampietro Tonani, direttore commerciale di Marlegno srl Costruire sostenibile. 

Tra i principali temi affrontati, l’integrazione di soluzioni paesaggistiche innovative, il recupero e la riprogettazione di spazi industriali e l’adozione di tecniche edilizie a basso impatto ambientale, con particolare attenzione al ruolo delle nuove tecnologie nello sviluppo urbano e alle strategie innovative per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. A seguire, un momento conviviale presso lo stand di Formazienda promosso da Alia e dall’Associazione circolo delle imprese. Un’occasione informale per festeggiare l’ingresso di Tribeca in Alis, per rafforzare sinergie e avviare nuove collaborazioni tra aziende e stakeholder. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!