‘Spara a Giorgia’, procura Milano indaga su minacce a Meloni a corteo pro Pal. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – La procura di Milano ha aperto un fascicolo d’indagine a carico di ignoti per la scritta in vernice rossa ‘Spara a Giorgia’, comparsa su una vetrina di una banca in piazzale Lagosta, durante la manifestazione per la Palestina del 12 aprile scorso. L’articolo 338 del codice penale punisce, infatti, “con la pena della reclusione da uno a sette anni ‘chiunque usa violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario”‘. 

Nel fascicolo, aperto dopo la manifestazione, sono inoltre sei le persone iscritte, a vario titolo, con le accuse di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare la polizia ha denunciato cinque uomini e una donna, di età compresa tra i 19 e i 30 anni, per resistenza a pubblico ufficiale. Uno degli indagati è stato denunciato pure per danneggiamento e un altro deve rispondere anche per il possesso di un coltello a serramanico.  

Le immagini del corteo hanno anche restituito alcuni frammenti di un poliziotto con un giubbotto nero con l’immagine, sulla schiena, di un’aquila e il motto ‘Narodowa duma’, utilizzato anche da gruppi di estrema destra in Polonia.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!