Stati generali aziende di riparazione, riutilizzo e gestione pallet a Reggio Emilia. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Si sono svolti oggi a Reggio Emilia gli Stati Generali delle aziende attive nella riparazione, riutilizzo e gestione dei pallet, un appuntamento fondamentale per fare il punto sulle evoluzioni normative, le innovazioni tecniche e le opportunità di sviluppo del settore. L’evento, promosso da Conlegno, consorzio che da 25 anni tutela la biodiversità e il patrimonio forestale, in collaborazione con Rilegno, il consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi in legno, ha rappresentato un momento di confronto di grande rilievo. Il focus è stato posto sulla crescita del settore, trainata dalla sostenibilità, dall’introduzione di nuove certificazioni e dall’adozione di processi di economia circolare. 

Oggi il pallet in legno si conferma competitivo sotto molteplici aspetti, grazie a un ecosistema virtuoso che si basa sulla tracciabilità fitosanitaria (Fitok), sul sistema Epal e sullo sconto del contributo ambientale Conai (circa il 90%) attraverso il sistema Perepal. I dati confermano la solidità del comparto: nel 2024 il settore ha generato un volume d’affari di oltre 1,7 miliardi di euro. Sono 2.306.064 le tonnellate immesse al consumo nel 2024 con una variazione del 2,89% rispetto al 2023 e 183.915.107 il numero di pallet con una variazione del 2,33% rispetto all’anno precedente. 

Il settore è già attrezzato per l’entrata in vigore del Nuovo regolamento UE sugli imballaggi, prevista per agosto 2026. Questa normativa rappresenterà una svolta per la gestione dei rifiuti e accelererà la transizione verso un modello di economia circolare in tutta l’Unione Europea. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore, tra cui il Presidente di Conlegno, Massimiliano Bedogna, il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro e il presidente di Epal Italia, Riccardo Casadei. L’agenda ha incluso numerosi interventi tecnici multidisciplinari, affrontando temi chiave per il futuro del comparto. 

In particolare tra gli argomenti approfonditi: riutilizzo del pallet in Italia e le nuove linee guida sulla disciplina End of waste per il recupero e riciclo degli imballaggi in legno; normativa antincendio applicata al settore; linee guida per l’acquisto di pallet usati; la nuova legge sull’interscambio dei pallet; la certificazione Pefc recycled per la sostenibilità ambientale. “In Italia abbiamo due miniere verdi: il bosco italiano sottoutilizzato e la filiera del recupero e riutilizzo del legno”, ha dichiarato Massimiliano Bedogna, presidente di Conlegno. “Dobbiamo lavorare insieme per ridurre gli sprechi, promuovere l’innovazione tecnologica e sviluppare un ecodesign che migliori l’efficienza degli imballaggi. Inoltre, con Rilegno possiamo massimizzare il recupero e il riciclo, riducendo l’uso di legno vergine attraverso tecnologie alternative”. 

Il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, ha evidenziato l’importanza della rigenerazione dei pallet in legno, un processo sempre più diffuso tra le aziende consorziate: “Nel 2023 abbiamo rigenerato oltre 70 milioni di pallet, pari a 909.210 tonnellate di legno. Un recente studio del Politecnico di Milano ha stimato che la filiera della rigenerazione ha generato un impatto economico di 1,31 miliardi di euro, sostenendo circa 4.500 posti di lavoro. A ciò si aggiunge un beneficio ambientale significativo: la rigenerazione ha evitato l’emissione di 842.767 tonnellate di CO2, rispetto all’uso del legno per la produzione energetica”. 

Il presidente Epal Italia, Riccardo Casadei ha sottolineato l’importanza del sistema Epal per l’industria di marca e la logistica italiana che con la sua rete di 207 imprese dedicate alla riparazione e riutilizzo dei pallet Epal sotto il controllo di un ente terzo indipendente è già pronta ad affrontare con un anno di anticipo le sfide del Nuovo Regolamento UE sugli imballaggi: “Con i suoi circa 400 milioni di movimenti in Italia (fonte Liuc) il sistema Epal è il pallet più riutilizzato in Italia”. L’evento ha sottolineato l’importanza di un settore sano e resiliente, pronto a raccogliere le sfide della transizione ecologica e dell’economia circolare, consolidando il proprio ruolo strategico nel panorama industriale italiano ed europeo. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!