Strage di Sumy, Trump: “Russia ha commesso un errore”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) –
“La Russia ha commesso un errore”. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, risponde così alle domande sulla strage di Sumy. La Russia ha lanciat due missili balistici sul centro della città ucraina, uccidendo almeno 34 persone, compresi due bambini, e provocando 117 feriti nella domenica delle Palme. “Credo sia stato terribile”, dice Trump rispondendo alle domande dei cronisti a bordo dell’Air Force One in volo dalla Florida verso Washington. 

“E mi hanno detto che hanno commesso un errore, ma penso sia una cosa terribile. Credo che tutta la guerra sia orribile. Penso che l’inizio della guerra sia stato un abuso di potere, questo paese non l’avrebbe mai consentito se io fossi stato presidente. Questa guerra è una vergogna”, aggiunge ripetendo concetti espressi più volte. “Ricordate: questa è la guerra di Biden. Io sto solo cercando di fermarla, così possiamo salvare tante vite”. 

Le domande dei media si concentrano sul termine “errore” usato dal presidente. “Hanno commesso un errore, credo lo sia stato. Dovete chiedere a loro”, dice Trump con una risposta sibillina. Poche parole sul viaggio dell’inviato speciale Steve Witkoff a Mosca, per l’incontro con Vladimir Putin: “Ha avuto meeting positivi in relazione a Russia e Ucraina”. 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!