Il prossimo sabato 8 maggio a Subiaco e Monte Livata è prevista la giornata per la raccolta di materiali ingombranti. Tutto ciò che, in altre parole, non è possibile smaltire con i rifiuti indifferenziati comuni.
Per il conferimento degli “ingombranti” a Subiaco, si potrà approfittare dell’orario indicato, a partire dalle ore 8 e fino alle 12. I materiali da smaltire: mobilio, materiali ferrosi, ma anche divani o poltrone, grandi elettrodomestici o biciclette e apparecchiature in disuso, possono essere portati a Largo San Benedetto.
L’area di smaltimento sarà comunque accessibile adottando l’uso della mascherina.
Per ottenere la presa degli ingombranti si dovrà avere con sé l’avviso di pagamento della TARI e ovviamente un documento di identità dell’intestatario dell’utenza.
Per Monte Livata, il luogo destinato al conferimento è Località Anello e l’orario per il conferimento è dalle 9 alle 12 dello stesso giorno, sabato 8 maggio. Anche in questo caso valgono le medesime regole, accesso con mascherina e documenti.
In entrambi i punti di raccolta, non è possibile naturalmente conferire materiali speciali, come pneumatici, eternit, cartongesso e materiali di risulta in genere, guaina. Per i quali è indispensabile contattare le ditte specializzate per fissare un appuntamento per la consegna.
Per quanto riguarda invece richieste, segnalazioni e chiarimenti per il conferimento degli ingombranti di sabato prossimo, si consiglia di telefonare. I cittadini possono chiamare il numero verde: 800-587360 oppure al numero fisso: 0774-448652. In alternativa si può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: differenziatasubiaco@pragmaconsortile.com
Articolo pubblicato dall’autore in InformareH24
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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