Suppletive a Roma snobbate dagli elettori. Alle 12 affluenza molto bassa

Si stanno tenendo oggi a Roma le elezioni suppletive del collegio uninominale per la Camera Roma1. Gli aventi diritto sono chiamati alle urne per scegliere il successore di Paolo Gentiloni (Pd) che dopo la nomina a Commissario europeo ha lasciato il seggio alla Camera dei deputati.
Il collegio Roma1 è costituito dall’intero territorio del Municipio I, più una parte del Municipio XIV (zona Trionfale) e da una parte del Municipio II (Flaminio).

L’ affluenza alle ore 12 era al 5.83%. Nel corso della mattinata solo poco meno di 11 mila persone hanno votato. Gli aventi diritto sono 186.234.

I candidati sono sette, tra cui il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, appoggiato dal centrosinistra e Maurizio Leo candidato del centrodestra.
Gli altri candidati sono Marco Rizzo del Partito comunista, Elisabetta Canitano di Potere al popolo, Mario Adinolfi del Popolo della famiglia, Luca Maria Lo Muzio Lezza di lista Volt e infine Rossella Rendina del M5S.

Vedremo nelle prossime ore se il numero dei votanti sarà destinato ad aumentare in percentuale o se questa tendenza si protrarrà sino alla chiusura dei seggi. Un brutto segnale comunque di disamore alla politica.

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!