Svizzera. Oggi si vota contro il burqa

Una cosa è la multietnicità, altra cosa è l’osservanza delle regole del Paese ospite. A questo devono aver pensato gli ispiratori ed i promotori del referendum al quale, i cittadini aventi diritto residenti in Svizzera, sono chiamati oggi.

La scelta sarà se continuare ad ammettere l’uso del burqa, nel rispetto delle tradizioni religiose, o se impedire di dissimulare il proprio volto.
L’iniziativa denominata anti-burqa ha l’intento di impedire la copertura del viso a chiunque, negli spazi pubblici.
I promotori sono in larga parte rappresentanti dell’UDC, l’Unione democratica di centro. La destra conservatrice del Paese elvetico.

la previsione

Una materia controversa che da ambo le parti, accampa ragioni più o meno valide. Dagli ultimi sondaggi, parrebbe in vantaggio percentuale lo schieramento dei SI. Voteranno si, coloro in favore di una legge che impedirà di coprire il viso, sia col burqa che con qualsiasi altro riparo.
I consensi sono dati al 49% mentre il fronte del “no” si attesterebbe al 47%. C’è poi la parte degli indecisi per il restante 4%

Ad inizio campagna referendaria i sostenitori del si erano in larga maggioranza poi l’azione di contrasto del governo ha riportato gli equilibri ad una forbice piuttosto contenuta.

La vittoria dei favorevoli al si implica una modifica costituzionale, quindi l’iniziativa popolare dovrà ottenere la doppia maggioranza del popolo e dei cantoni.

Dal Governo la proposta di misure meno drastiche

Il Governo ha giudicato eccessiva l’iniziativa, in considerazione dello scarso numero di casi di burqa o niqab.
Dal Parlamento era arrivata una proposta alternativa. Lavorare per la tutela delle donne, ma con altri metodi.

la situazione attuale

Al momento il divieto di burqa e niqab è attuato solo in due cantoni della Svizzera: Ticino e San Gallo.
Altri quindici Cantoni attuano solo il divieto di coprire il viso nelle manifestazioni ed eventi sportivi.
Nove cantoni non hanno specifiche norme per regolare la materia.

Ci sono altre due questioni a livello federale che interessano la votazione di oggi. Il decreto federale sull’Accordo con l’Indonesia per il partenariato economico globale, e una Legge federale sull’identificazione elettronica ed i servizi ad essa connessi.

Art pubblicato dall’autore su Informareh24.it

 

Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!

Svizzera. Oggi si vota contro il burqa

Una cosa è la multietnicità, altra cosa è l’osservanza delle regole del Paese ospite. A questo devono aver pensato gli ispiratori ed i promotori del referendum al quale, i cittadini aventi diritto residenti in Svizzera, sono chiamati oggi.

La scelta sarà se continuare ad ammettere l’uso del burqa, nel rispetto delle tradizioni religiose, o se impedire di dissimulare il proprio volto.
L’iniziativa denominata anti-burqa ha l’intento di impedire la copertura del viso a chiunque, negli spazi pubblici.
I promotori sono in larga parte rappresentanti dell’UDC, l’Unione democratica di centro. La destra conservatrice del Paese elvetico.

la previsione

Una materia controversa che da ambo le parti, accampa ragioni più o meno valide. Dagli ultimi sondaggi, parrebbe in vantaggio percentuale lo schieramento dei SI. Voteranno si, coloro in favore di una legge che impedirà di coprire il viso, sia col burqa che con qualsiasi altro riparo.
I consensi sono dati al 49% mentre il fronte del “no” si attesterebbe al 47%. C’è poi la parte degli indecisi per il restante 4%

Ad inizio campagna referendaria i sostenitori del si erano in larga maggioranza poi l’azione di contrasto del governo ha riportato gli equilibri ad una forbice piuttosto contenuta.

La vittoria dei favorevoli al si implica una modifica costituzionale, quindi l’iniziativa popolare dovrà ottenere la doppia maggioranza del popolo e dei cantoni.

Dal Governo la proposta di misure meno drastiche

Il Governo ha giudicato eccessiva l’iniziativa, in considerazione dello scarso numero di casi di burqa o niqab.
Dal Parlamento era arrivata una proposta alternativa. Lavorare per la tutela delle donne, ma con altri metodi.

la situazione attuale

Al momento il divieto di burqa e niqab è attuato solo in due cantoni della Svizzera: Ticino e San Gallo.
Altri quindici Cantoni attuano solo il divieto di coprire il viso nelle manifestazioni ed eventi sportivi.
Nove cantoni non hanno specifiche norme per regolare la materia.

Ci sono altre due questioni a livello federale che interessano la votazione di oggi. Il decreto federale sull’Accordo con l’Indonesia per il partenariato economico globale, e una Legge federale sull’identificazione elettronica ed i servizi ad essa connessi.