Terremoto Campi Flegrei, Marisa Laurito: ”E’ un continuo, snervante per chi abita lì”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – “Sono appena arrivata a Napoli, questi terremoti sono una tragedia per chi vive in quelle zone. Molti che hanno avuto la possibilità di farlo, sono andati a vivere altrove, ma ho un sacco di amici carissimi che abitano a Bagnoli e Pozzuoli e sono isterici, è un continuo”. Così Marisa Laurito all’Adnkronos, dopo la fortissima scossa di terremoto di magnitudo 4.4 avvenuta intorno all’1,25 la scorsa notte, ai Campi Flegrei e a Napoli, con epicentro a Pozzuoli.  

”Quando accadono queste cose è molto difficile capire cosa fare – sottolinea – mi hanno detto che c’è gente che si sta dando molto da fare e che in questo momento è tutto monitorato ma io che ne so? Quello che è certo è che per le persone che abitano lì ma anche a Napoli è diventata una situazione davvero snervante”, conclude Laurito.  

(di Alisa Toaff)  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!