L’evento della Festa del 1° maggio ha indotto molti italiani a recarsi nelle seconde case o in visita a parenti e amici.
Con l’occasione dello sblocco parziale, grazie alle meno avverse condizioni della pandemia, in molti avranno pensato che finalmente potevano concedersi un’uscita, una gita fuori porta, una visita agli amici o parenti da tempo non frequentati.
A farne le spese però è la viabilità, come solitamente accade in questi casi. Chi si è trovato a percorrere la tratta dell’A1 oggi pomeriggio avrà trovato non pochi disaggi alla scorrevolezza del traffico.
In particolar modo all’altezza di San Cesareo il traffico sull’autostrada era pressoché fermo. I viaggiatori si sono dovuti rassegnare alla presenza dei troppi colleghi di gita che hanno approfittato della festività del primo maggio che cade domani, sabato. Si potrà godere perciò di due giorni di relax in compagnia di persone care.
I media di diffusione delle notizie sul traffico e viabilità hanno infatti segnalato, nello specifico: Code tra San Cesareo e Bivio Diramazione Roma sud/A1 MI-NA per traffico intenso. Alle 16.22.
Un precedente bollettino indicava sul tratto autostradale A1, direzione Firenze Roma, traffico intenso dalle 15.55.
Tutto secondo copione, hanno osservato alcuni automobilisti più pazienti, aggiungendo che in fondo era comprensibile attendersi la presenza di molte auto, dato il periodo.
Tratto dagli articoli pubblicati dall’autore in iFattiNews.it e InformareH24.it
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Pubblicato da Giorgio Consolandi
Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!
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