Transizione green, Patrizia Rutigliano: “2025 anno della presa di coscienza per l’Europa”. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Il 2025 come anno di partenza per la nuova Commissione Ue, anche sulla transizione green. Ne parla a SostenibileOggi Patrizia Rutigliano, una delle figure più accreditate per parlare di sostenibilità in Italia, CEO di Suez Italia e membro dei CdA di Poste Italiane e Acea. 

Il 2025, spiega, “è l’anno di partenza di una serie di direttive che vedono l’Europa in prima fila. È un percorso iniziato da tempo, non con CSRD e CSDD e lo si è fatto perché c’è la scadenza 2030 come tappa intermedia verso la neutralità carbonica in vista del 2050. Ci sono diversi Paesi ‘committed’ sul tema in Ue, ma è questo è l’anno della resa dei conti, sono state fatte negli anni delle scelte non adatte a essere messe in pratica da una serie di Paesi per delle ragioni pratiche, quindi è diventato un tema globale. Per esempio sull’idrogeno, Giappone e Australia sono avanti e l’Ue meno, sull’automotive ci sono problemi, anche in Italia, e il tema è l’adeguamento delle infrastrutture a livello generale, non solo delle colonnine di ricarica che mancano”. Poi, sull’economia circolare, “l’Ue è avanti ma si tratta di un approccio all’economia per realtà mature e in grado economicamente di sostenere questo nuovo modello circolare, ci sono imprese che devono rivedere modelli di business e ci sono settori in difficoltà in questo momento, come quello della moda”. 

Ecco l’intervista completa pubblicata su sostenibileoggi.it.  

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!