Ucraina, operazione russa nel Kursk nella fase finale. Adnkronos – ultimora

(Adnkronos) – Russia all’assalto del Kursk, al confine con l’Ucraina. Mentre continuano gli attacchi con droni di Kiev in territorio russo. Intanto Donald Trump aspetta dalla Russia la risposta sulla tregua già approvata dall’Ucraina. 

Secondo le ultime news di oggi, 13 marzo 2025, è entrata nella fase finale l’operazione di Mosca per espellere le forze ucraine dalla regione russa del Kursk. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass, dopo la visita nella regione del presidente Vladimir Putin che oggi, nella conferenza stampa con il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, potrebbe rispondere a domande sull’accordo di cessate il fuoco  che funzionari ucraini hanno concordato con funzionari americani martedì a Gedda, in Arabia Saudita. ”Tutto dipende da quali domande gli faranno i giornalisti”, ha precisato Peskov citato dall’agenzia di stampa Tass. 

 

Le forze armate russe hanno annunciato di aver abbattuto nella notte 77 droni lanciati dall’Ucraina. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. Nel dettaglio, la Russia ha fatti sapere di aver abbattuto 30 droni sulla regione occidentale di Bryansk al confine con l’Ucraina, mentre 25 sono stati abbattuti su Kaluga. Altri droni sono stati intercettati sulle regioni di Kursk, Voronezh, Rostov e Belgorod, ha aggiunto Mosca. 

 

La Polonia ha chiesto agli Stati Uniti di trasferire armi nucleari sul suo territorio come deterrente contro una possibile aggressione futura da parte della Russia. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda nel corso di una intervista al Financial Times, spiegando che la Polonia sarebbe maggiormente sicura se le armi nucleari fossero presenti sul suo territorio.  

“I confini della Nato si sono spostati a est nel 1999, quindi 26 anni dopo dovrebbe esserci anche uno spostamento dell’infrastruttura Nato a est. Per me questo è ovvio”, ha detto Duda. Il presidente polacco ha formulato la sua richiesta con l’inviato speciale del presidente americano Donald Trump per l’Ucraina e la Russia Keith Kellogg. 

 

 

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Pubblicato da Giorgio Consolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico. Ateo, perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte. Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore, e lotto perché i sogni si concretizzino. La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso. Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo. Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi. Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso le emozioni e le pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci succede. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese. I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!